Pare che il Monte Campanaro prenda il nome da una campana che, tanto, tanto tempo fa, la proprietaria della montagna, una sorta di eremita di origini scalesi, suonava per comunicare con la popolazione del circondario. Su quella scenografica terrazza naturale dove oggi si trovano l’ altare con la statua della Madonna, conosciuta come “Santa Maria dei Monti”, ed il rifugio alpino, pare sorgesse il “rifugio” della vecchia misantropa.
Prima che terminassero i suoi giorni, tuttavia, pare che l’anziana signora vecchia avesse dettato la volontà di essere seppellita a Scala. Colui che avesse data attuazione alle sue ultime volontà, sarebbe divenuto proprietario del Monte e di tutti i beni della vecchia… compresa la campana!
Quando la vecchia morì, i pastori diffusero la notizia che, quasi in contemporanea, giunse alle orecchie degli abitanti di Scala che di Agerola. Ebbe così inizio, in entrambe le cittadine, una vera e propria corsa in direzione del monte.
Arrivati ad un certo punto, però, gli Scalesi avvistarono gli Agerolesi che, molto più avanti di loro, apparivano in procinto di raggiungere la meta.
La furbizia montanara, allora, prese il sopravvento.
Gli scalesi si caricarono di una grossa fascina a mo’ di catafalco, che coprirono alla buona con degli indumenti , e presero la via del ritorno, intonando un canto funebre. Gli Agerolesi, che sebbene non fossero arrivati a casa della vecchia, dalla loro posizione sopraelevata videro il corteo scalese, e conclusero che questi ultimi li avessero preceduti. Sconsolati, allora, presero la via del ritorno.
Gli Scalesi, allora, si disfecero del fardello e velocemente ripresero la salita. Recuperarono la salma e si presero anche la campana che, montata sul campanile del duomo, ancora oggi, viene suonata ogni qualvolta in paese viene a mancare qualcuno …

22 Luglio | ‘O FESTONE D’E TRANESI
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