Oggi è la vigilia dell’Ascensione di Gesù al Cielo, che ricorre esattamente quaranta giorni dopo la Pasqua.
Si raccolgono le rose e le erbe profumate che serviranno questa sera.
Nei paesi della Costa, infatti, prima di andare a dormire, si usava lasciare sul davanzale della finestra una bacinella piena d’acqua – – ‘o vacillo cu ‘e rrose” – nella quale venivano immersi petali di rosa, cimette di menta o di rosmarino, o di salvia, e fiori di gelsomino… ma non esiste una “ricetta” precisa.
Pare che a mezzanotte Gesù, prima di ascendere al Cielo, avrebbe benedetto quell’acqua e quei fiori, quale invito agli uomini a non rattristarsi per la sua dipartita dalla vita terrena: “io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo…“ recita il Vangelo di Matteo (Mt 28,20).
Domani mattina con quell’acqua profumata e benedetta, i membri della famiglia si laveranno il viso in segno di purificazione e di buon augurio. L’Ascensione, come previsto dal calendario della Chiesa Romana, si celebra il quarantesimo giorno dopo la Resurrezione e, quindi, in corrispondenza del giovedì. Dal 1977, tuttavia, la Chiesa italiana ha abolito alcune festività infrasettimanali quali, ad esempio, l’Ascensione e il Corpus domini, che ha spostato a domenica. Nel caso dell’Ascensione alla settima domenica di Pasqua, che precede la domenica di Pentecoste, cinquantesimo giorno dopo Pasqua…